Guardavo le luci riflesse sull'acqua che scorreva vorticosamente. Panta rei os potamos. Tutto scorre. Scorre il mio tempo...tic tac tic tac, scorrono i miei pensieri.
Tutto il resto è noia. Tutti gli altri sono noia.
Foto: il Tevere a dicembre
4 commenti:
Anonimo
ha detto...
Non c'è nulla come l'acqua che sia capace di generare dentro di me la sensazione di "panta rei". Mi piace il fiume che scorre, la pioggia che cade, il mare che va e viene.
Da Ponte Sisto venivano gettati i martiri cristiani, ora ci buttano le bottiglie di birra quelli che fanno avanti e indietro tra trastevere e campo dei fiori come dei zombi in cerca di qualcosa...
Mai lasciarsi trascinare nel vortice della noia, delle cose da fare per non fare altro.
Ci voleva un bell'urlo liberatorio, per lasciarsi alle spalle l'incubo dell'abbandono alla noia, come nel quadro di Munch.
Ti vedo poggiata sulla balaustra di quel ponte, pensierosa, e ti mando un abbraccio.
Non c'è nulla capace di rilassarmi maggiormente dell'acqua. Al tempo stesso la temo nelle sue forme più ciclopiche (il mare, l'oceano). Ti consiglio "Vedi alla voce: Amore" di David Grossmann..c'è una lunghissima parte dedicata e impostata nella personificazione del mare che abbraccia il nostro pianeta. Stupendo.
4 commenti:
Non c'è nulla come l'acqua che sia capace di generare dentro di me la sensazione di "panta rei". Mi piace il fiume che scorre, la pioggia che cade, il mare che va e viene.
Io sono assolutamente nata per l'acqua. Tutto è racchiuso in essa. La amo in tutte le sue forme.
Da Ponte Sisto venivano gettati i martiri cristiani, ora ci buttano le bottiglie di birra quelli che fanno avanti e indietro tra trastevere e campo dei fiori come dei zombi in cerca di qualcosa...
Mai lasciarsi trascinare nel vortice della noia, delle cose da fare per non fare altro.
Ci voleva un bell'urlo liberatorio, per lasciarsi alle spalle l'incubo dell'abbandono alla noia, come nel quadro di Munch.
Ti vedo poggiata sulla balaustra di quel ponte, pensierosa, e ti mando un abbraccio.
Non c'è nulla capace di rilassarmi maggiormente dell'acqua. Al tempo stesso la temo nelle sue forme più ciclopiche (il mare, l'oceano).
Ti consiglio "Vedi alla voce: Amore" di David Grossmann..c'è una lunghissima parte dedicata e impostata nella personificazione del mare che abbraccia il nostro pianeta. Stupendo.
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