domenica 20 luglio 2008

Torte e biscotti


In un pomeriggio ozioso e assolato, fare torte e biscotti è piuttosto insolito anche per me.
Accendere il forno non è certo il massimo, ma non potevo rimandare ulteriormente l'utilizzo dei nuovi attrezzi da cucina che ho ricevuto per il mio compleanno.
Udite, udite: ora sono fornita di fantastica "spara biscotti" regalatami dalla mitica Psaie e di...pentola per Tarte Tatin, regalo di difficilissima reperibilità, fatto arrivare direttamente dalla Francia dal mio più caro amico!

Per provare la spara biscotti ho scelto una ricetta dal fantastico blog di Roxy ed in particolare i biscotti di frolla montata.

La ricetta ve la riporto di seguito

Biscotti di frolla montata

150 gr di farina 00

150 gr di frumina (o di riso)

100 gr.di zucchero a velo

1 albume

250 gr.di burro

sale

semi di vaniglia

Montare il burro morbido con lo zucchero,aggiungere l'albume(non freddo mi raccomando)continuando a montare,aggiungere le due farine,il pizzico di sale e la vaniglia raschiata dal baccello con un coltello,una volta montato bene il composto inserirlo dentro ad una sac a poche (io ho usato per l'appunto la spara biscotti) con bocchetta dentellata ricoprire con carta forno le leccarde,formare dei ferri di cavallo e cuocere a 220°per 12-14 minuti,non devono dorare troppo,aspettate a toglierli dalla leccarda una volta cotti perchè sono delicatissimi!

Mentre per la ricetta della Tate Tatin vi rimando ad un vecchio post

Altra velocissima ricetta che merita davvero sono i Fiori di zucca in pastella, preparati oggi per pranzo.
Ve li consiglio per un antipastino veloce e di sicuro gradimento, o per un contorno sfizioso.
Per la pastella ho scelto una ricetta leggera e veloce, che prevede solo acqua , sale e farina.
Doratura e croccantezza garantita!

- fiori di zucca (o zucchina) quantità a piacere
-farina bianca
-acqua
-sale
-olio di arachidi per friggere

Sbattere in un ciotolina l'acqua, il sale e la farina (dosi a occhio) fino ad ottenere un impasto non troppo liquido ed omogeneo.
Immergere i fiori puliti (eliminare il pistillo interno) , lavati ed asciugati, e passarli subito in olio caldo appena salato.
Si doreranno in pochi minuti.
Farli asciugare su carta assorbente e servire subito finché sono ancora caldi.

Una vera delizia

martedì 15 luglio 2008

Il vento

Sono seduta in giardino.
Il mio pc è appoggiato al tavolo in teck, accanto alla solare fetta di cocomero.
Sono scalza, il gattino si è impossessato delle mie ciabatte alle quali sta facendo un'animata guerra, ed i miei piedi sono appoggiati all'erba ancora calda.
Mi redo conto che le sere si stanno già accorciando, oramai è l'imbrunire.
Tira un piacevole vento. E' tiepido e mi porta molti profumi.
Qualcuno sta facendo la carne alla brace, forse uno studente in vacanza che ha avuto occasione di prendere il sole, si sta spalmando un dopo sole al cocco.
Sento le fronde degli alberi vicini agitarsi e chiudo gli occhi. Odore di fieno, di sole, di erba calda, di bucato steso all'aria, di fiori e di pini.
Lo stereo di casa suona Emozioni di battisti. Note che verranno portate lontano, dallo stesso vento che mi porta profumi.
E intanto è sceso il buio.

mercoledì 9 luglio 2008

30

Eccoci qua, alla trentina tonda.
Qualcuno dice che in occasioni come queste, bisognerebbe tirare le somme della proprio vita.
Io, francamente me ne infischio.
Non ho intenzione di pensare se le scelte, che ho fatto in questi anni, sono state giuste o sbagliate.
Sono state. Punto.
Se ho imboccato una strada, piuttosto che un altra, è perchè in quel momento, pensavo fosse quella giusta. Non ho nè rimorsi, nè rimpianti; infondo quello che ho oggi lo devo anche a quelle scelte azzardate.
Oggi, mi godrò i festeggiamenti con gli amici e domani quelli con la famiglia, quindi sarò via per qualche giorno.
Dite che quando tornerò sarò più saggia? Io credo solo più ingrassata!

domenica 6 luglio 2008

Questione di soddisfazioni



Le guardo e le riguardo. Anche ora, mentre frettolosamente cercano le lettere sulla tastiera del mio pc.
Mai viste così in vita mia. Ho scelto un colore scuro, simile al cacao; è quasi eccessivo, salteranno subito agli occhi di tutti. E' esattamente quello che voglio.
Non è vanità , ma soddisfazione personale , un grido d'orgoglio verso me stessa, che devono sentire tutti. Non so nemmeno io come ci sono riuscita.
Per usare un termine scientifico , posso dire che soffro di onicofagia da sempre. Mi mangio le unghie.
Un mese fa, mentre ero sonnecchiante sul divano, ho guardato le mie mani e quella strana cosetta che potrebbe sembrare un unghia...ho provato una sorta di disgusto. Ho pensato alle persone che vengono toccate, accarezzate, coccolate da quelle orribili dita. Mi è spiaciuto per loro e per me. Da quel momento non le ho più toccate.
Sono lunghe...sorprendentemente lunghe! Per la prima volta vedo su di me delle mani da donna.
Poi ieri non ho potuto resistere e sono entrata in profumeria, dritta verso lo scaffale degli smalti; mi sembravo una bambina che scarta i regali la notte di Natale, stessa emozione.Guardavo e pensavo a quale sarebbe stato bene su queste cose che la gente comune chiama unghie e che io definisco "miracolo".
Bianco, rosato, trasparente, geranio, cangiante verso l'azzurro, violetto...li avrei presi tutti. Poi ho avuto la folgorazione. Color cacao. Perfetto per me, per le mie mani e per il mio spirito tanto goloso di cioccolato.
Ieri sera, seduta in giardino, stendevo il mio primo vero smalto per unghie; non potete capire la mia soddisfazione.
Ora sfoggio questo colore, così inusuale per me, con la stesso orgoglio che potrebbe metterci un ex fumatore a farsi fotografare, dopo aver vinto una maratona.
Lo devono sentire e vedere tutti quanto sono fiera di me!!

giovedì 3 luglio 2008

Dove arriva l'odio

Pensieri. Troppo affollati, troppo rabbiosi, troppo pesanti.
Certe volte mi capita che , nonostante tutti i miei sforzi per respingerli, per cacciarli il più in basso possibile, per soffocarli con il suono delle mie risate, per oscurarli con la luminosità dei miei sorrisi, questi schizzi di rabbia ed infelicità abbiano la meglio.

Fino a che punto si può arrivare ad odiare una persona?
Non una persona qualunque, una persona del tuo stesso sangue, una persona che dovrebbe essere la tua famiglia, il tuo angolo di protezione, la spalla su cui piangere, il porto sicuro in cui rifugiarsi.
Una persona che dovrebbe starti vicino, accudirti, farti crescere amarti e rispettarti...perché tu sei il suo futuro. Perchè sei il bastone della sua vecchiaia, perché quando si mette al mondo un figlio, è a quel futuro che si pensa ...non al proprio presente.

Fino a che punto puoi dire a te stesso che non è vero? che non desideri davvero la sua morte, che è un pensiero cattivo, ingiusto?

Ma dannatamente presente.

Sono una persona cattiva. E' evidente che, in fondo, lo sono.
Solo le persone cattive hanno certi pensieri.
Lo vorrei morto perché avrei un alibi con me stessa. Potrei dirmi "bene è finalmente uscito dalla mia vita per non tornarci più".
In fondo non mi cambierebbe nulla, io sono già ufficiosamente orfana.
Sarebbe solo la conclamazione di un fatto che ora è solo simbolico.

E' stato un cancro per la mia esistenza. Una corrosiva malattia per il mio futuro. Non c'è chemioterapia che tenga, ogni tanto rispunta per chiedere aiuto alla povera cogliona.
Vedo il suo numero sul dispaly del cellulare e sudo freddo. Ogni volta è così.
Il primo pensiero non è mai "ohhh che bello chissà come sta? e avrà da raccontarmi?"
No.
Il primo, unico, gelido pensiero è "oddio che cosa cazzo vuole adesso? rispondo? o faccio finta di nulla? mi creerà altri problemi o forse si è ricordato che oggi è Natale e vorrà farmi gli auguri?"
No, nessun augurio solo il solito stronzo, e il mio solito tracollo di bile ; rabbiosa verso me stessa per non essere in grado di mettere una lapide su di lui.

Fortuna che ho una grossa collezione di film Horror.

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