mercoledì 11 marzo 2009

I giardini degli altri sono sempre più verdi




Se c'è una cosa che amo fare è passeggiare sbirciando i giardini altrui.
Domenica mattina non potevo crederci...il sole faceva capolino dalle mie persiane.
Oramai, mi ero abituata all'idea di vedermi spuntare il muschio sulle spalle, che la sola idea del sole quasi mi sconvolgeva.
Zompo giù dal letto con una velocità tale che pure il gatto mi ha guardata male. Infilo lo spazzolino in bocca, e corro a vestirmi.
Non potevo stere tappata in casa..non con quella giornata.
Esco di casa senza una meta precis.
Mi interessa solo camminare e prendere aria.
Arrivo in una zona del quartiere fatta tutta da villette a schiera. Un comprensorio che di artistico e particolare ha ben poco, ma che presenta un sacco di giardini.
Uh figo! adoro guardare che piante hanno deciso di mettere.
Vedo un pino e pensando al perché hanno scelto un pino piuttosto che un leccio, decido che forse era un vecchio albero di Natale.
Guardo i loro fiori, i bulbi e rosico perché i miei ancora non sono spuntati.
Continuo a camminare spiando questi piccoli mondi altrui.
Una vecchia bicicletta dipinta di rosa.
E' posata in mezzo ad un verdissimo prato all'inglese circondata da aiuole fiorite.
Ha il cestino come si vede in quei film dal sapore amarcord; vedo i fiori che ricadono giù da quel cestino...sono favolosi. Grosse corolle sul fucsia, ricordano le campanule che disegnavo da bambina, rami verdi e sinuosi che scendono armoniosi dal cestino.
Sembrava un quadro di Claude Monet.
Già mi vedevo... con l'abito bianco lungo, il cappello e l'ombrellino passeggiare portando quella bicicletta, lungo un'improbabile sentiero nei campi.

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