mercoledì 23 marzo 2011

Stravissuta, straviziata...


Il sole tiepido, il profumo salmastro del mare e il tempo che scorre lento e vizioso.
Non c'è fretta nei miei pensieri troppo assopiti per bussare.
Intorno, solo il cadenzato rumore delle onde.
Teo si accuccia accanto a me, lecca la mano che morbida lo accarezza e torno a chiedermi se mai troverò un amore che possa eguagliare il suo. Non dura più di un soffio di vento. La brezza si alza e porta via tutto.
Una splendida giornata, straviziata, stravissuta...

Foto: Teo e Odeline in spiaggia ad OStia (23 marzo 2011)

lunedì 21 marzo 2011

Auf widersehen


Mi affaccio dal ponte e la vedo allontanarsi.
E' grigia, in un acqua grigia come il cielo.
Non c'è colore. Non c'è rumore. Non c'è nulla.
Solo quella barca che lenta scivola via.
Vedo i miei sogni, i miei sorrisi le mie speranze allontanarsi con lei.
Quasi non ci faccio caso, si confondono in quel non colore, nella leggera foschia, nell'acqua fredda.
Quasi non fa male.

" Ti posso rubare ancora un minuto?"
"Mi dispiace...mi hai già rubato gli ultimi diciotto mesi..."


Foto: Berlino marzo 2011 (colori originali)

domenica 13 marzo 2011

Un nuovo profumo, un vecchio parquet

Sono tornata da Berlino pochi giorni fa.
Ad attendermi un nuovo profumo e un vecchio parquet.
Le dita dei piedi scrocchiano ad ogni passo, lui mi guarda e sorride come tutte le altre volte.
Scuote leggermente la testa e mi sembra che i suoi capelli siano più lunghi.
Mi accoccolo al caldo delle sue coperte e delle sue mani.
Restiamo lì, nel silenzio della camera, nel silenzio del pomeriggio.
Il profumo si fa sentire dolce, avvolgente e sensuale sul mio collo.
E' buono, diverso dal mio solito, ma buono.
Tra poco sarà anche sul suo cuscino.
Lo sentirà questa notte, quando andrà a dormire? Gli farà sognare di me e i miei occhi?
Fuori dalla finestra vedo il crepuscolo arrivare. Penso a come sarebbe essere sul terrazzo della sua casa in questo momento. Da lì il tramonto cittadino è sempre splendido.
Si volta mi guarda e sussurra qualcosa che sento appena.
Si alza un po' di più, mi fissa come solo lui sa fare e ho già dimenticato ciò che gli ho risposto.
Mi stringo a lui e lo sento sospirare.
"Non puoi andartene, cercherei te in qualsiasi altra donna".
E' come un bel tramonto triste, caldo e malinconico. Lo guardo e mi rendo conto che è come morire un po'.
Dopo tutto ogni tramonto ha la sua alba e la mia è appena arriva.

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