lunedì 11 luglio 2011

L'odore della notte


Ultimamente la notte mi ritrovo a guidare per le strade semi deserte della città. Gli altri tornano da cene e feste o si spostano da un locale trendy all'altro. Io torno dal lavoro.
Finestrino abbassato, capelli sempre più scompigliati e nelle narici l'odore della notte.
Di notte tutto assume un altro odore.
Il Lungotevere ha l'odore melmoso dell'acqua e dolciastro di piante fiorite e la Flaminia odora di pini marittimi.
Anche questa serata ha un odore uguale e diverso al contempo.
Odora di erba calda, di rosmarino, di bucato appena steso e di umidità. Odora di caos.
Mi piace il buio, mi piace la notte e mi piace il suo odore.
Le cose devono avere un loro odore. Un odore unico che potresti riconoscere fra altri mille.
L'odore della pelle calda, l'odore del mare. L'odore di una stanza in penombra.

Guardo il cielo stellato e cerco l'Orsa Maggiore con le sue stelle puntatrici. Si dice che seguendo loro prima o poi raggiungi la stella polare.
Resto per un attimo senza pensieri e poi ricordo di mattine al lago e di cornetti mangiati annusando odore di crema solare al cocco.
Torno al cielo, all'odore della notte e alla mia stella polare che continuo a cercare e che non riesco a vedere.

Foto: tramonto romano

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