domenica 24 maggio 2009

Civita di Bagnoregio



La più bella definizione di Civita è del suo figlio Bonaventura Tecchi: “la città che muore”.



lunedì 18 maggio 2009

La fine del caffè

Il sole e il profumo di fiori invade la stanza dell'ufficio.
Apro la grande finestra, che affaccia sul cortile e sulle terrazze fiorite della Roma alto borghese.
I profumi fioriti vengono portati dell'aria leggera, fin dentro la mia stanza, e perfino digitare su questa anonima tastiera è piacevole.
Mi affaccio al balconcino e spio quelle terrazze. Sono sempre vuote e , se non fosse per la magnifica vegetazione, potrei anche dire disabitate. Che spreco.
Io mi godo il caffè, sorseggiato piano e senza fretta sul balconcino spoglio, sfruttando i fiori e i profumi altrui.
Poi mi viene in mente una persona conosciuta in una, oramai lontana, estate e penso ad una poesia.
Una poesia che avevo letto parecchi anni fa e che mi aveva colpita.
Una poesia scritta da un ragazzino.
La ricordo ancora.

7 Maggio
Nel mese delle rose
quando lo sboccio dei campi
suggella il rinascer delle cose
mi si rattrista il cuore
e dentro me sconfina
il gelido inverno
.

F.B.

Intanto il mio caffè è finito.

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