venerdì 1 agosto 2008

Ken il guerriero, il film


In questa settimana di totale immersione amichevole, si è inaspettatamente inserita una serata da menzionare.

Probabilmente quello di cui sto per parlare , interesserà me, e ben pochi altri, ma per tutti quelli cresciuti sotto i segni delle sette stelle di Hokuto è un momento di memorabile revival.

Circa vent'anni fa,Buronson e Testuo Hara davano vita ad uno dei più splatter e coinvolgenti fumetti/anime che io possa ricordare: "Ken il guerriero"

Sono cresciuta a colpi improbabili , in grado di far esplodere teste, pasteggiavo a "punti di pressione" . Il tanto ripetuto e cacofonico "ua-tà-tà-tà" ancora riecheggia nelle mie orecchie. I cento colpi di Hokuto sono stati per anni uno dei miei preferiti giochi pomeridiani.
Muscoli che si gonfiavano tanto da mandare in brandelli innumerevoli magliette, auree che si estendevano all'inverosimile, sono ricordi che ancora oggi (a distanza di ben 15 anni) mi fanno piacevolmente sorridere.

Rivedere tutto questo, trasportato al cinema, è stato alquanto emozionante!
Non credo di essere in grado di dare un parere oggettivo di questo lungometraggio, sono troppo influenzata dalla parte affettiva che mi risveglia, tuttavia nel vedere questo "spezzone" legato alla saga del cattivissimo Souther (si schiverà così????) ,non ho potuto far a meno di notare che in certe punti manca manca qualcosa.

Inizia con un'introduzione, piuttosto ben fatta, nella quale si spiega a grandi linee come si è arrivati a questa ambientazione post-apocalittica , così da permettere una comprensione anche ai fan meno accaniti.
La vicenda è un "taglia e cuci" delle puntate della serie, con spunti di approfondimenti su personaggi e vicende, che erano stati messi da parte nell'anime dedicato alla TV.
Le ambizioni di Raoul vengono delineate e precisate a dovere, la compassione che spinge Toky a rimanere sempre ai margini della battaglia per il potere, vengono ulteriormente ribadite.
Il tutto a fare da contorno al vero ed indiscusso protagonista, Kenshiro.

Il disegno a tratti è spettacolare e riprende in ogni caso, quello originale...corpi scultorei, eccessivamente definiti e giganteschi, tanto assurdi, quanto fantastici.
I dialoghi, certe volte, risultano un po' ripetitivi e troppo melensi, ma d'altronde si tratta di un lungo metraggio, che dove dare spazio a tutti.
Infine, la nota davvero dolente è la rara presenza di scese splatter (troppo poche le teste e i corpi esplosi).
Ottima la colonna sonora, dura, metal ed accattivante.
Di per sé è una critica che va dal sufficiente al discreto, ma non bisogna sottovalutare la magia e il fascino che pervade comunque quest'opera, che nonostante tutto si fa apprezzare dagli amanti del genere.

Per chi volesse a questo linck si può risentire la mitica siglia iniziale.

5 commenti:

lucagel1 ha detto...

Ody,finalmente ma dov'eri inabissata? mi dispiace ma non ho mai visto il Ken...non fare quella faccia,però...Buon week end!

Anonimo ha detto...

sono cresciuto a pane e sette stelle di nanto, ma vederlo al cinema non credo sia la stessa cosa, i cartoni devono rimanere nella piccola tele delle camerette con le briciole di pane della merenda e la cartella di scuola posata sul letto. un abbraccio e a settembre....

Mr.Henri ha detto...

GRANDE ODELINE!
Ken non era il mio preferito, ma non si poteva perdere era forse il primo, insieme a kiashan, dove si vedevano morire gratuitamente innocenti villici colpevoli solo di esistere, sadismo puro dei cattivi.

Io ero malato particolarmente per Gundam, i robottoni sono stati sempre i miei preferiti.

un abbraccio, mr.henri

Alessandra ha detto...

ciao Odeline ... passavo per un saluto domenicale! sei in vacanza?

un bacione! Ale :)

Alessandra ha detto...

tanti auguri di buon ferragosto!
un abbraccio e ci si legge a settembre!!!

con affetto
Ale :)

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin