
Le labbra tendevano sempre assumere un inclinazione molto più vicina al ghigno, che al sorriso.
Anzi..erano il mio ghigno e la mia sfacciataggine.
Lei parlava ed io, con il mio mezzo ghigno, riuscivo ad avere sempre l'ultima parola.
Questa cosa la faceva infuriare.
Ho sempre amato avere l'ultima parola.
Oggi, a più di trent'anni suonati, è ancora così.
Il problema è che ora siamo in due, a pensarla in questo modo.
Siamo in due a volere sempre chiudere la discussione, con la soddisfazione di sentire che l'ultima parola ha il suono della propria voce.
E la cosa che mi manda in bestia (esattamente come capitava a mia madre) è rendermi conto che, sempre meno spesso, l'ultima parola spetta a me.
Tocca porre rimedio a questa défaillance...non è da me.
Dopo tutto se mi chiamavo "Alice ribelle" un motivo ci sarà pur stato no?!
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