
"Sei una stronza...sei davvero una stronza" me lo ripete sempre.
Generalmente conclude con con una frase del tipo "...ma mi piaci ugualmente" o "..ma un' altra così non la trovo da nessuna parte".
Io ribatto con "..lo hai sempre saputo, e non te l'ho mai nascosto". Ciò non toglie che sia
dannatamente vero. Sono
effettivamente una stronza.
Devo rivedere la situazione da un altro punto di vista. Devo tornare al punto di partenza e riguardare tutto in modo differente. Devo accantonare certe cose a favore di altre. Non c'è altra possibilità.
Lo sapevo e l'avevo anche avvisato a suo tempo..." non darmi occasione di sognare
perché poi divento esigente e
pretenziosa".
Ed ecco che la frittata è stata fatta. Ho sognato e sono diventata esigente, pretenziosa e ovviamente stronza. Non va bene. Marcia indietro. Niente progetti, niente sogni, niente che vada oltre a domani.
Niente pretese, niente più "resta..."
sussurrati all'orecchio e niente più "non
ripartire, ti prego"trattenendo il suo braccio.
Parti, vai e torna come preferisci. Non chiederò più nulla e non pregherò più.
Con ieri ho messo un punto ad un sacco di cose e come direbbe Rossella O'
Hara...domani è un altro giorno.
Questa mattina ero a passeggio con Apollo. Magnifica sensazione, la sua pelosa presenza era molto piacevole, quasi
rassicurante e in fondo mi mancava la complicità con un cane.
Siamo passati vicino ad un giardino la cui recinzione era piena di caprifoglio. Il suo profumo ha riportato alla mente ricordi di bambina. Ricordi di quando mai nonna veniva a prendermi al
pulmino della scuola. La ricordo mentre tenendomi per mano mi faceva fermare un attimo, alzavamo il naso al cielo e mi diceva: "senti come profuma questa pianta, al mio paese la chiamano la merda di gatto...eppure ha un profumo così buono, lo senti?"
Una nonna
completamente diversa dall'altra. Una nonna tutta
incazzosità ed energia. Una nonna che non ho più.
Mia madre ha ragione..."tu sei tutta tua nonna" ed è vero; io ho la malinconia di una e l'
incazzosità dell'altra.
Che strano mix.
Questa sera vengono degli amici a trovarmi. Non mi va
nemmeno troppo. Vorrei stare un po' sola. Ho bisogno di un po' di solitudine, ho bisogno di rimettere in ordine le idee e di
ricominciare con un equilibrio ristabilito.
Pazienza meglio
approfittare e fare un bel
Tiramisù.
Lo faccio per il mio piacere. Il fatto che sia per gli amici è solo una scusa.
Voglio l'odore di caffè che aleggia per la cucina e voglio affondare il cucchiaino in quella libidinosa crema al mascarpone sentendone tutto il sapore. Voglio il gusto del cacao inebriare la mia bocca e voglio sentire la morbidezza dei savoiardi.
In teoria ho sempre una altra torta da dover preparare, e il giorno in cui dovrei mettermi all'opera si avvicina.
Sono anni che l'ho promessa. Non è mai stata realizzata
perché esattamente per una situazione analoga a quella che sto vivendo ora, ero
semplicemente uscita dalla sua vita. Così, di punto in bianco.
Tendo a recidere le situazioni che mi fanno soffrire. Quella volta l'avevo fatto.
Vedremo cosa succederà adesso. Intanto penso proprio che il Tiramisù lo
rifarò presto...