mercoledì 23 gennaio 2008

Libri...





Torna a far parlare di sé Federico Moccia con tutto il seguito, fatto di "moccini", "mocciosi", "moccetti", " moccioli" e via dicendo.

Torna sulla cresta dell'onda (anche se a ben vedere non è mai sceso...) grazie alla trasposizione cinematografica del suo ultimo libro intitolato "scusa ma ti chiamo amore".
Sinceramente dubito che andrò a vedere il film , però ammetto di aver letto tutte le sue opere.
La critica lo stronca quasi sempre, lo accusa di stereotipismo e di luoghi comuni, di raccontare una realtà inesistente fatta di nomi teoricamente italiani che misteriosamente finiscono per avere sempre un'assonanza americaneggiante...
Prendete ad esempio Stefano di "Tre metri sopra il cielo" diventa Step...io un mio ex fidanzato di nome Stefano l'ho sempre chiamato Ste, tuttalpiù Steo..mai Step ( anche se, precisiamo per le adolescenti puriste ancora innamorate di questo personaggio, l'origine del soprannome è differente; non è la semplice abbreviazione ).
Non dimentichiamo poi, che i protagonisti sono sempre tutti rigorosamente stra -ricchi, stra- belli, stra -griffati, frequentano sempre e solo i posti giusti e i locali alla moda...insomma la critica ha ragione praticamente su tutto!

Ciò nonostante, libri si vendono e si leggono.
Ammetto di non amare le letture impegnative. Se leggo, è perché ho bisogno di sfogarmi e di distrarmi...ci pensa già internet, i quotidiani, e la vita di tutti i giorni a ricordarmi le disgrazie del mondo...non voglio che ci si metta anche un libro.
Ecco, i libri di Moccia hanno questo pregio, si fanno leggere sotto l'ombrellone con 40° e lo starnazzare dei ragazzini che urlano alla madre se per pranzo hanno portato la lasagna anche quel giorno, le pagine si sfogliano in fretta sul divano mentre con un orecchio senti tuo marito che ti chiede se hai pagato la bolletta e con il naso annusi se l'arrosto che hai messo sul fuoco per il giorno dopo , non si sta attaccando irrimediabilmente...e poi non dimentichiamoci il luogo sacro per la lettura....il bagno! In tre quarti d'ora in cui ci si tappa in bagno fi fai più di mezzo libro!
Tutti questi libretti bisogna prenderli per quello che sono, delle letture leggere e assolutamente non impegnative. Certo, scontatissimi e pieni di frasi fatte, ma diciamocela tutta..chi di noi non ha mai sognato di sentirsi dire dal proprio amato parole romantiche e smielose come quelle che si scambiano ripetutamente i protagonisti. Quale adolescente ormonalmente scombussolata non ha mai sognato di far perdere la testa al duro del quartiere terribilmente bello ed insensibile, ma che di fronte alla sua amata si scioglie in un brodo di giuggiole???

I libri non devono per forza insegnarti qualcosa, o farti riflettere a tutti i costi, su temi importati e spesso sconosciuti...i libri posso anche farti passare delle ore buche in tutta serenità, possono farti socchiudere gli occhi e magari farti ricordare come eri tu a 17 anni, possono fornire un alibi alla famiglia che non ti lascia mai uno spazio tutto tuo(per la serie "ma non vedi che sto leggendo?? puoi anche prendertelo da solo il bicchiere d'acqua" )...quindi non accaniamoci per forza contro le letture frivole e leggere, che hanno sempre un loro perché!

2 commenti:

Gallinavecchia ha detto...

Sono d'accordo. Quando si tratta di leggere, tutto ha il suo perché... anche Novella 2000 quando il parrucchiere mi phona i capelli ;-)
Bacio
Gallina

Anonimo ha detto...

e io che martedì sono ''costretta'' aa andare a vedere il film..per forza quando esci con due ventenni...

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